La Sardegna tra storia, magia e tradizione

Un viaggio autentico alla scoperta dell'isola e del suo patrimonio culturale

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giugno 2024

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La Sardegna non è solo un’incantevole isola nel Mediterraneo, ma anche una custode di tradizioni millenarie che intrecciano il passato con il presente. Ogni aspetto della sua cultura riflette l’amore per l’artigianato, i costumi e i sapori più autentici che narrano una storia culinaria ricca e variegata. Una terra dal ricco patrimonio culturale, che si riflette negli eventi di Alta Moda, Alta Sartoria e Alta Gioielleria di Dolce&Gabbana.

La Parata di Sant’Efisio

Tra le celebrazioni che incarnano l’anima profonda di questa terra, la festa di Sant’Efisio a Cagliari risplende come un gioiello di spiritualità e tradizione. Dal 1° al 4 maggio, la città si trasforma in un palcoscenico di rito e devozione. Il martirio del santo, nato ad Antiochia e venerato per aver liberato, secondo la leggenda, l’isola dalla peste nel 1656, avvenne a Nora e viene ricordato ancora oggi con una processione solenne. La statua di Sant’Efisio, trasportata su un carro dorato e preceduta dai pittoreschi “traccas”, carri trainati da buoi adornati con fiori e utensili agricoli, attraversa la città mentre centinaia di sardi indossano gli abiti tradizionali, testimoniando con orgoglio la loro identità e cultura. Uno dei momenti più suggestivi della processione è il rito della “Sa Ramadura”, durante il quale, il percorso, originariamente coperto di piante aromatiche, viene oggi ricoperto di petali di fiori, creando un tappeto colorato e profumato che onora il passaggio del santo.

 

Questa celebrazione non è solo un tributo alla fede, ma un’espressione vivida dell’identità sarda e delle sue radici profonde.

Le maschere: tra mistero e magia

Il Carnevale in Sardegna ha molti volti, ognuno con un significato e una storia particolare, come quelli dei Mamuthones e degli Issohadores, maschere indossate durante il Carnevale di Mamoiada e testimonianze viventi di un patrimonio culturale millenario. Intagliate a mano con maestria artigianale, queste maschere non sono semplici accessori festivi, ma custodi di antiche tradizioni e simboli di identità comunitaria.

 

I Mamuthones, con le loro maschere di legno scuro e costumi in pelle di pecora, incarnano l’aspetto più enigmatico e sacrale delle celebrazioni. Il loro passo lento e solenne, scandito dal suono dei campanacci che portano sulle spalle, evoca un senso di mistero e ritualità ancestrale. Queste movenze ritmiche, quasi una danza sacra, portano con sé un’aura di paura che richiama i riti propiziatori di un passato remoto. La loro presenza simboleggia la forza della natura e l’incertezza delle stagioni, elementi cruciali nella vita rurale sarda.

 

Gli Issohadores, invece, con maschere bianche e abiti dai colori vivaci, rappresentano l’energia e la vivacità della lotta tra il bene e il male, un tema centrale nelle feste tradizionali sarde. Le loro acrobazie e movimenti agili, caratterizzati dall’uso della “soha”, una corda con la quale catturano simbolicamente gli spettatori, evocano la caccia al toro, simbolo di fertilità e rinascita per la comunità. Con i loro gesti decisi e dinamici, gli Issohadores infondono vitalità e speranza, celebrando la forza e la resilienza del popolo sardo.

 

Portate con rispetto e venerazione, queste maschere sono molto più di semplici ornamenti: sono veicoli di storia, cultura e spiritualità che legano le generazioni passate a quelle future, mantenendo vive le radici profonde della Sardegna.

Il pane, un tesoro culinario

La panificazione è un rito sacro, antico, che viene tramandato sin dalla notte dei tempi. Una tradizione che non si è mai persa e che ha trasformato il pane in un simbolo importante della cucina sarda.

 

Il Coccoi Pintau, ovvero “pane decorato”, con le sue forme particolari e i disegni delicati, è più di un semplice pane: è un capolavoro d’arte da gustare. Preparato con pasta dura e decorato a mano con strumenti tradizionali come coltellini e rotelle, è da sempre custode di tradizioni culinarie antiche. Ogni pezzo è unico nel suo genere e viene spesso servito in occasione di feste e cerimonie, come matrimoni e battesimi, dove la sua presenza simboleggia prosperità e abbondanza, rendendo ogni evento un’esperienza indimenticabile.

Il Carasau, invece, è il famoso “pane di musica”, sottile e croccante come una foglia. Originario dell’area centro-occidentale dell’isola, questo pane ha conquistato palati con la sua versatilità e il suo sapore inconfondibile. Tradizionalmente cotto due volte per renderlo croccante, il Carasau è perfetto da gustare da solo o come accompagnamento a piatti di pesce, formaggi e salumi.

 

Ogni piatto è un viaggio culinario unico, un invito irresistibile a esplorare le tradizioni gastronomiche di un’isola che continua a incantare con la sua ricca eredità culinaria.

Antiche tradizioni

I tappeti tessuti a mano, che tramandano storie millenarie attraverso intricati disegni floreali, rappresentano solo l’inizio dell’affascinante panorama dell’artigianato sardo. Accanto ad essi, i cesti intrecciati di Oliena e Sinnai, con la loro bellezza rustica e la robustezza dei materiali naturali, incarnano un’arte unica nel suo genere, intrecciando funzionalità ed estetica in un’unica creazione.

 

La Filigrana Sarda, invece, è una forma d’arte antica che si distingue per gioielli finemente lavorati in filigrana d’oro o d’argento, come anelli, bracciali, orecchini e pendenti. Tra le opere più emblematiche spicca il bottone d’oro, che può racchiudere al suo interno una gemma preziosa. Utilizzati principalmente come ornamenti negli abiti cerimoniali, questi bottoni raccontano anche una storia di fertilità e prosperità. La loro forma bombata ricorda simbolicamente il seno femminile, sottolineando così la profonda connessione tra gli aspetti rituali e culturali della Sardegna.

Gli abiti tradizionali, riccamente decorati e variopinti, incarnano l’identità delle diverse comunità dell’isola, ognuna con le proprie peculiarità sartoriali. Ogni dettaglio degli abiti, dai ricami intricati alle stoffe pregiate, narra una storia di devozione e orgoglio culturale, celebrando la maestria artigianale tramandata di generazione in generazione.

 

Ogni pezzo artigianale sardo rappresenta, dunque, un viaggio unico attraverso l’arte che permea il cuore e l’anima dell’isola.

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