Puglia, terra dal fascino unico, dove storia, cultura e cibo si fondono perfettamente. Ulivi maestosi. Ricette antiche. Danze popolari. Cortei religiosi. Atmosfere, dense di ricordi ed emozioni, che sembrano ancora intatte. Tradizioni centenarie in cui il legame dei pugliesi è tanto forte quanto l’aspirazione a diffonderle in tutto il mondo. E sono proprio questi segni fermi nel tempo che hanno ispirato il coreografo Giuliano Peparini a concepire una serie di performance straordinarie che hanno accompagnato gli eventi di Alta Moda, Alta Sartoria e Alta Gioielleria Dolce&Gabbana. Eccoli.
La Cavalcata di Sant’Oronzo
Durante la festa di Sant’Oronzo , il 25, 26 e 27 agosto un corteo di cavalieri sfila in costumi tradizionali per le vie del centro storico di Ostuni.
L’origine di questa parata risale al 1657, quando la città fu risparmiata dalla terribile pestilenza che colpì il Salento. Questo avvenimento venne letto come un miracolo del santo e da allora, ogni 26 agosto, gli ostunesi si recano in processione al suo santuario, la chiesa madre in Piazza Cattedrale, prelevano la statua in argento del loro protettore e la portano a spalla fino a Piazza della Libertà.
La vestizione dei cavalli del corteo equestre coinvolge tutto il nucleo familiare della comunità cittadina. I loro paramenti si compongono di un mantello rosso ricamato a mano e illuminato da paillettes, e da eleganti finimenti.
L’uniforme di ogni cavaliere è costituita da un chepì e da una casacca, impreziositi dagli stessi motivi che ornano il mantello del cavallo, e da pantaloni e guanti bianchi.
Il bianco e il rosso sono, infatti, i colori dominanti che accendono la festa, continuando a tramandare una tradizione secolare e una forte spiritualità.
La Taranta
Danza tradizionale pugliese, la Taranta è un’irresistibile miscela di musica e folklore che affonda le sue radici nel territorio salentino. Questo ballo era in origine un “esorcismo”, un rito catartico di chi, morso da una tarantola, tentava di liberarsi dal suo veleno muovendosi a ritmo di danza. Ad essere colpite erano soprattutto le donne che lavoravano nei campi: per guarire, ballavano sventolando un fazzoletto blu, rosso o verde, i colori più vivaci che la tarantola può avere.
Tra gli antichi mestieri di Alberobello
Nei vicoli di Alberobello è possibile perdersi tra i profumi e i sapori delle numerose botteghe di specialità enogastronomiche e curiosare tra i laboratori di artigianato locale che, da generazioni, tramandano gli antichi mestieri. È possibile gustare le specialità culinarie – come le orecchiette fresche fatte a mano, i formaggi delle masserie, il pane cotto nel forno a legna, i pomodori appesi, l’olio extravergine d’oliva di produzione familiare – e ammirare l’autentico artigianato pugliese, ancora lavorato a mano secondo le tradizioni più radicate del territorio, come i fischietti di legno, le ceramiche, le tele realizzate sugli antichi telai e le “petine”, affascinanti e misteriosi piccoli sacchetti ricamati, contenenti oggetti benauguranti di varia natura.
Ogni prodotto eseguito nelle botteghe sulla Via dei Mestieri è il frutto della tradizione, del saper fare e della passione dei sapienti maestri della Valle d’Itria.
Le Orecchiette
Le orecchiette sono il simbolo della Puglia e della sua cucina.
Questo piatto della tradizione conosciuto in tutto il mondo è ancora preparato lavorando a mano gli ingredienti genuini della sua terra. Una ricetta semplice in cui l’impasto tipico, composto da semola di grano duro rimacinata, acqua e sale, si unisce al delizioso condimento di cime di rapa e acciughe soffritte, vere espressioni della ricchezza dei sapori e delle tradizioni pugliesi.
Gli ulivi secolari
L’eleganza maestosa degli olivi, i “giganti” di origine millenaria, offre una visione spettacolare e unica sul paesaggio pugliese: le loro sagome e i muretti a secco scorrono a perdita d’occhio creando visioni suggestive nella luce dorata del tramonto di Pettolecchia La Fortezza.
E se i fusti nodosi e ricurvi e le ricche chiome verdi si stagliano contro l’azzurro intenso del cielo creando scenari monumentali, i loro frutti, le olive, sono utilizzati per la produzione del vero e proprio oro pugliese: l’olio extra vergine d’oliva, che gode di ben quattro riconoscimenti DOP (Terra d’Otranto, Dauno, Collina di Brindisi e Terra di Bari). La Puglia detiene, infatti, il primato nella produzione dell’olio extra-vergine, l’ingrediente principale di molte delle ricette tradizionali del Mediterraneo.